Mit Gipspuder, Rüschen aus duftendem Klopapier und pastellfarbenen, mehrdeutigen Wölbungen schafft die Schottin Karla Black Universen zwischen Barbie-Traum und Zuckerbäckerei. Und sie sagt: Ich bin Feministin. Ein Widerspruch? Mitnichten, wie eine Begegnung in der Bechtler Stiftung in Uster zeigt.
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